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Scuola di Teologia: Storia

Storia.    


DAL CORSO PER I MINISTERI ALLA SCUOLA DI TEOLOGIA


La Scuola di Teologia promossa dalla diocesi di Cesena-Sarsina è stata inaugurata il 28 settembre 2006 in Seminario con la prolusione di S. Ecc. Mons. Francesco Lambiasi, Assistente nazionale dell'Azione Cattolica.
In concomitanza con l'inaugurazione della sede di Forlì dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose, scuola interdiocesana che riprendeva e proseguiva l'esperienza ventennale del precedente Istituto, la nostra diocesi intendeva così offrire un itinerario potenziato di formazione tramite una Scuola di Teologia che ricevesse in eredità gli obiettivi della precedente Scuola diocesana di Formazione Pastorale.
Questa Scuola di Formazione, inaugurata il 7 ottobre 1995, aveva svolto un ruolo importante per undici anni, avendo rilevato a sua volta il precedente Corso triennale di formazione per i Ministeri nella Liturgia e nella Musica sacra, il cui regolamento porta la data del 9 dicembre 1992 e che si svolse, per il primo anno, nei mesi di febbraio, marzo e aprile 1993.


IL CORSO PER I MINISTERI

Su iniziativa della Commissione Liturgica della Diocesi di Cesena-Sarsina, il Corso triennale di formazione ai vari ministeri e animatori del canto nella liturgia si proponeva una formazione teologica, spirituale, pastorale e liturgica uguale per tutti, anche per coloro che, seguendo l'indirizzo musicale, avrebbero dovuto affrontare i relativi aspetti tecnici e strumentali. La partecipazione al Corso (una volta riconosciuta l'idoneità generale della persona da parte del Vicario episcopale) apriva la strada a diventare ministri straordinari dell'Eucaristia, ministri della riunione domenicale in assenza del presbitero, lettori ed accoliti istituiti (per soli uomini) organisti, guide del canto dell'assemblea, ecc.
Il Corso per i ministeri si affiancava alla Scuola Biblica Diocesana, inaugurata a Cesena il 13 ottobre 1992 con la relazione dell'Arcivescovo di Ancona-Osimo, Mons. Franco Festorazzi, sul tema "Una parola viva. A scuola di Sacra Scrittura". La Scuola biblica (triennale) si inseriva nel programma del triennio pastorale (1992-1995) dedicato all'Evangelizzazione, a cominciare dagli adulti.
L'anno del primo Corso per i ministeri, come è stato ricordato, fu il 1993 (mesi di febbraio, marzo e aprile). Il secondo anno (corsi 1° e 2°) si svolse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 1993. Il terzo anno (corsi 1°, 2° e 3°) si svolse nei mesi di ottobre-novembre 1994 e febbraio-marzo 1995 per un totale di 14 sabati (tre ore nominali ogni sabato: dalle 16 alle 18,15). Nell'ottobre del 1995 il Corso per i Ministeri fu sostituito dalla Scuola diocesana di Formazione Pastorale.

LA SCUOLA DIOCESANA DI FORMAZIONE PASTORALE

A conclusione del primo anno della nuova Scuola diocesana di Formazione Pastorale, sul settimanale diocesano Corriere Cesenate (Walter Amaducci, CC XXIX n. 22, 8 giugno 1996, p.2) venivano riportate le seguenti considerazioni:
Si è concluso con un bilancio molto positivo il primo anno della Scuola Diocesana di Formazione Pastorale inaugurato il 7 ottobre 1995. Gli iscritti al primo anno sono stati 97; ad essi vanno aggiunti altri 17 alunni che stanno ultimando il precedente Corso di formazione ai ministeri nella liturgia e nella musica sacra, corso che, unitamente ad altre iniziative ed esperienze formative di carattere diocesano, è confluito in questa unica proposta più completa e strutturata.
La Scuola di formazione ha una durata triennale e si articola in un corso base comune a tutti gli iscritti affiancato da tre aree di indirizzo specifico (Evangelizzazione e catechesi, Liturgia, Carità e servizio) per un numero complessivo di 60 ore annuali
All'adesione numerosa ha fatto seguito una partecipazione costante e puntuale, frutto di notevole disponibilità, di interesse e di impegno. L'impegno si è concretizzato soprattutto nel momento dello studio in vista delle verifiche finali (esami) che hanno evidenziato non solo la "tenuta" del proposito iniziale, ma il buon livello complessivo di preparazione che è stato raggiunto.
Sabato 1° giugno il Vescovo Lino ha presenziato al momento conclusivo del corso, rivolgendo la sua parola ai convenuti durante l'assemblea in aula magna, consegnando i libretti e presiedendo i primi vespri della solennità della SS. Trinità.
Il Vescovo ha insistito particolarmente sul valore e l'importanza della formazione in un'ottica di ministerialità responsabilmente vissuta, invitando poi gli iscritti a farsi promotori di una ampia diffusione dell'iscrizione alla Scuola tra gli operatori pastorali.
Sono infatti gli operatori pastorali (catechisti, responsabili, animatori, ministri della liturgia, ...) i primi destinatari dell'attività della Scuola. Essi costituiscono un'immensa schiera di persone che alla generosità hanno comunque bisogno di aggiungere la preparazione sul piano dottrinale, spirituale e pastorale; questa preparazione si ottiene in maniere diverse che esigono tutte dei maestri, dei contenuti, un metodo e una disciplina, un'applicazione che sappia resistere alle tentazioni delle scorciatoie e sappia sfondare la crosta dura della superficialità e dell'approssimazione.
La Scuola Diocesana di Formazione Pastorale costituisce un'opportunità preziosa offerta a tutti, accessibile e sperimentata quel tanto che permette già di indicarla e proporla con decisione a tutte le comunità della nostra diocesi.

LA SCUOLA DI TEOLOGIA

Così veniva annunciata sul settimanale diocesano (Corriere Cesenate, Venerdì 15 settembre 2006) la nuova Scuola di Teologia:
E' addirittura Sant'Agostino, il grande teologo vescovo di Ippona, a proporre la "Scuola di teologia" a tutta la nostra Chiesa di Cesena-Sarsina.
Una stupenda miniatura tratta da un codice della Malatestiana raffigura il santo vescovo mentre attende allo studio delle "cose di Dio" e dà volto al depliant-invito che in migliaia di copie viene diffuso in tutte le comunità: contiene una breve lettera dove il vescovo Antonio indica le motivazioni e le circostanze che hanno suggerito alla nostra diocesi questa preziosa iniziativa che si articolerà in corsi triennali che introducono allo studio della teologia.
La scuola è proposta a quanti hanno responsabilità pastorali nelle diverse comunità: dai catechisti, agli animatori della liturgia, della carità e del volontariato, agli educatori dei gruppi dei ragazzi e dei giovani, a tutti gli operatori pastorali. Le lezioni (dalle ore 19,30 alle 22,30) si svolgono in seminario nel giorno di martedì; e il primo sarà martedì 3 ottobre.
L'inaugurazione sarà giovedì 28 settembre alle ore 21, con una conferenza del vescovo Francesco Lambiasi, assistente nazionale dell'Azione Cattolica, che svolgerà il tema "Rendere ragione della fede. Itinerari per una formazione adulta".
Nella sua lettera di invito il vescovo Lanfranchi, tra l'altro scriveva:
L'esigenza formativa dei cristiani adulti e, in particolare, la preparazione di coloro che svolgono compiti educativi e di collaborazione all'interno delle parrocchie e di altre comunità ecclesiali, ha sempre trovato in questi anni proposte e opportunità diversificate, con i relativi strumenti predisposti in gran parte dagli uffici della pastorale diocesana. Tra questi, per undici anni, ha svolto un servizio prezioso la Scuola diocesana di formazione pastorale.
A partire dal prossimo ottobre la nostra diocesi offre un itinerario potenziato di formazione tramite una Scuola di Teologia, diocesana, che ho la gioia di segnalarvi e di raccomandare alla vostra attenzione. Confido in una convinta e ampia adesione a questa iniziativa che non mancherà di produrre frutti preziosi per l'arricchimento dei partecipanti e delle loro comunità di provenienza. Si tratta di investire per tre anni tempo e impegno, seguendo corsi e preparando verifiche; ma tutti conosciamo per esperienza quanto sia spesa bene la fatica della preparazione diligente e approfondita.

LA NUOVA SCUOLA DI TEOLOGIA

Dopo quindici anni di attività (2006-2021), la Scuola diocesana di Teologia ha dovuto rimodularsi, tenendo conto in particoare di un evento sociale di vasta e complessa portata, qual è stato quello della pandemia. Attraverso la proposta di lezioni online e la possibilità di recupero di vari corsi tramite lo studio individuale su dispense e testi indicati dai docenti, tutti gli iscritti hanno potuto completare il loro percorso di studio, sostenendo gli esami previsti e conseguendo il diploma senza scadenze prefissate.
Le iscrizioni al nuovo anno scolastico (2021-2022) inoltre, si sono aperte tenendo conto di un nuovo regolamento (datato 17 giugno 2021) in base al quale anche studenti uditori possono usufruire della Scuola. Così recita, infatti, il numero 5: «Con la nuova edizione della Scuola, a partire dall'anno scolastico 2021-2022, è prevista anche la figura dell'uditore. Gli uditori non hanno l'obbligo di sostenere esami, ma sono tenuti, come tutti gli iscritti, a frequentare almeno i due terzi delle lezioni per poter accedere alla classe successiva».
La frequenza, dunque, non è mai facoltativa, come ricordato anche al n. 4 del medesimo regolamento: «Potranno iscriversi all'anno successivo coloro che hanno frequentato almeno i due terzi delle lezioni. Chi è interessato al conseguimento del diploma dovrà sostenere tutti gli esami prescritti, superando la soglia minima di tre esami annuali per poter accedere alla classe successiva».

IL MASTER

Dall'anno scolastico 2010-2011 la scuola si è arricchita di un Corso annuale di approfondimento, rivolto a tutti coloro che hanno conseguito il diploma in Formazione pastorale (anni 1998-2006) o in Teologia (anni 2007 ss).
Il Corso annuale è di trenta ore nominali (quindici serate) e si tiene in Seminario, il martedì sera, dalle ore 21 alle ore 22,30. Gli argomenti trattati sono riconducibili ad un'unica materia o tematica di carattere monografico.
Per iscriversi al corso occorre essere in possesso di un diploma rilasciato dalla Scuola di Formazione pastorale o da quella di Teologia. Sono riconosciuti i diplomi analoghi rilasciati da scuole di altre diocesi e quelli degli Istituti di Scienze religiose.
La presentazione di un elaborato finale consente a coloro che hanno frequentato i due terzi delle lezioni di ottenere il Master nella disciplina specifica affrontata.
L'esigenza di un corso di approfondimento era stata espressa varie volte in passato, da alcuni diplomati, sia per un interesse esplicito nei confronti dei contenuti affrontati durante lo studio, sia per il desiderio di coltivare i rapporti con i compagni di scuola, o per meglio dire, con i membri di altre comunità cristiane, conosciuti proprio nell'ambito della scuola e rivelatisi aiuti assai efficaci nel dare volto e concretezza alla dimensione diocesana, nella maturazione di una sensibilità sempre più attenta alla realtà di tutta la nostra Chiesa particolare.